domenica 12 maggio 2019

Alan Sorrenti. “Sono diventato buddhista, torno adesso dal Giappone…”




Alan Sorrenti racconta a Domenica in i suoi “esperimenti musicali”. “Io vengo dal progressive rock. A un certo punto ho sentito di non poter fermarmi allo sperimentalismo, così ho cercato qualcos’altro. Non era la musica, che volevo sperimentare, ma la vita. Ho trovato il mio equilibrio quando ho abbracciato la filosofia buddhista. Non è un buddhismo da monaci, ma un buddhismo da vita quotidiana. Torno adesso dal Giappone…”. 


 

Alan Sorrenti è gallese per parte di madre, napoletano per parte di padre. Il suo accento vagamente “british” non l’ha mai perso del tutto; ma anche la “napoletanità” è una componente fondamentale del suo essere. “Sono ritornato a Napoli per registrare un nuovo album. Ho dimenticato di dirlo, ma sto facendo anche quello”.


Alan Sorrenti in tv e in concerto

40 anni di “Tu sei l’unica donna per me” e il successo di Alan Sorrenti non è mai tramontato. Grande protagonista della musica italiana, si unirà a un altro big come Alberto Fortis per Suoni di Marca 2019, la manifestazione musicale che si terrà a Treviso il prossimo 20 luglio. L’occasione regalerà all’artista eclettico l’occasione di festeggiare un altro anniversario, i 40 anni della sua celebre hit “Figli delle stelle”, così come la pubblicazione della compilation The Prog Years Box, pubblicata l’anno scorso e con all’interno tutti i brani della fase progressive di Sorrenti. 

Oggi sarà una giornata speciale per Alan Sorrenti, che vedremo in una doppia presenza in tv e a Saronno. Non sarà infatti solo ospite del salotto di Domenica in, ma anche protagonista indiretto del concerto solidale che si terrà al Teatro Giuditta Pasta a favore della lotta alla SLA e a sostegno di tutte le persone e famiglie colpite dalla patologia.





ALAN SORRENTI, LE HIT DI SUCCESSO

L’orchestra diretta da Angelo Pinciroli eseguirà nella seconda parte della serata diversi brani della musica leggera, spaziando dai successi di Sorrenti fino a quelli di Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè, Lucio Battisti e molti altri ancora, ricorda Varese News. Una delle tante conferme di come il nome dell’artista venga accostato ai più grandi nomi della musica italiana, dal periodo rock con brani come “Aria” e “Vorrei incontrarti”, fino alla disco music che con “Figli delle stelle” ha consolidato la sua popolarità e i recenti ritorni con l’album Sott’acqua del 2003. Indiscussa star degli anni Settanta e Ottanta, Alan Sorrenti ha unito diverse generazioni grazie alle sue canzoni, diventate subito immortali. Ancora oggi fra i brani più ascoltati dagli italiani, nonostante le tante rivoluzioni della musica mondiale e in particolare quella del nostro Paese, agli occhi dell’artista molto più razionale rispetto a un tempo.


ALAN SORRENTI E LA FUGA NEGLI USA

Rivoluzionario nel suo periodo d’oro, ha spopolato con il rock progressive buttandosi a capofitto verso un genere d’avanguardia negli anni Settanta, grazie a quell’unione vincente fra il rock e il folk. In controtendenza anche rispetto al sentimento della critica, che in quegli anni pretendeva un contenuto politico all’interno delle canzoni. Sorrenti però ha deciso di allontanarsi da questo mondo che gli stava stretto, scegliendo tra l’altro di volare fino negli Stati Uniti per registrare. “Se fossi rimasto in Italia, sarei stato manipolato politicamente”, sottolinea infatti a Il Giornale. Non mancano però gli eccessi che lo spingeranno poi verso la fede buddhista, allontanandosi da quell’inconscio che legava a doppio filo con la musica. “Come si sa, talvolta si cercavano sostanze particolari”, confessa pensando a quegli anni turbolenti, che lasceranno spazio alla tranquillità e alla normalità da cui cercava di fuggire.